,

E tu sei accogliente?

Ero straniero e non mi avete accolto” twitta un monsignore di gran fama, sulla falsariga di altre parole di Gesu’: “… avevo fame e non mi avete sfamato, ero prigioniero e non siete venuti a visitarmi … “. Ma Gesù le sue parole non le rivolgeva a Pilato o a Cesare, parlava ai suoi seguaci, era un invito rivolto a delle singole persone, sono le singole persone che sono chiamate ad essere accoglienti, sei Tu non Cesare.
Oggi viviamo in una grande ipocrisia, ci illudiamo che la solidarietà delle istituzioni sostituisca la nostra personale solidarietà, ci sentiamo altruisti a spese dello Stato.
Vivo in una città, Bologna, considerata campione di solidarietà, ma sono le istituzioni a svolgere opera di accoglienza o di solidarietà, chi dirige associazioni di scambi scolastici internazionali mi dice che è molto difficile trovare a Bologna famiglie disposte ad ospitare studenti stranieri. Solidarietà istituzionale, egoismi privati.
Due anni fa il comune di Bologna varò un’iniziativa per accogliere i migranti, chiese alle famiglie bolognesi di ospitarne uno, risposero all’appello 18 famiglie in una città di circa 400.000 persone, la giudicai una cifra elevata perché so il costo umano di un’ospitalità a una persona ignota, poi ho scoperto che le famiglie ricevevano un compenso mensile per la loro ospitalità. Nonostante questo, credo siano da elogiare perché solo se ospiti tu personalmente puoi dirti accogliente.
Nello stesso periodo Papa Francesco, in un frangente di emergenza migranti, propose alla chiesa italiana che ogni parrocchia accogliesse una famiglia di migranti e cominciò lui stesso ospitando in Vaticano una famiglia. Non se ne è saputo più nulla e non mi risulta che oggi vi siano nelle parrocchie che io conosco ospiti stranieri, il monsignore in questione ne ospita? Ne ospitano tutti quei politici, giornalisti, uomini ricchi e famosi che in questi giorni ci sommergono con i loro appelli umanitari? L’accoglienza o è personale o non è. E’ ipocrita l’esaltazione di uno Stato accogliente da parte di cittadini chiusi nei propri egoismi. Se non si accoglie nella propria casa non ci si può dichiarare accoglienti. Io al momento non ho ospiti, stranieri o non, nella mia casa e pertanto dichiararmi accogliente sarebbe ipocrita e menzognero. I tanti che in questi giorni urlano e si stracciano le vesti per un atto di “egoismo” istituzionale e si dichiarano accoglienti evidentemente non sono coscienti di essere ipocriti e menzogneri.

Giuliano Buselli

Commenti

Lascia un commento

1 commento

Trackbacks & Pingbacks

  1. […] dei rapporti storicamente squilibrati. Sentirsi “altruisti a spese dello Stato”, come ha scritto tempo fa Giuliano Buselli su questo sito, è troppo comodo. L’accoglienza o è personale o non lo è. […]

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *