Sabato 25 e domenica 26 giugno presso il parco eco-esperienziale “Orme nel Parco” si è tenuto il V° Raduno delle Imprese eretiche. Sono stati due giorni intensi, pregni di eresie, di sfide lanciate e vinte, di passioni provate, di energie spese non per atteggiarsi ad eroi o per porsi sopra un piedistallo rispetto agli altri ma semplicemente per raccontare come si è riusciti a mettere in gioco i propri talenti e far riflettere. Gli eretici sono quelli che prima si sono guardati dentro, poi si sono guardati intorno ed hanno compreso che il proprio talento, unito alla vocazione del territorio, poteva produrre il pezzo unico, l’opera d’arte. Sono venuti da tutto il Sud Italia per raccontarcelo e non solo.
Ereticamente non è (e non vuole essere) qualcosa di vecchio cioè un movimento, un’associazione, un partito, un club e quant’altro abbiamo visto fino ad oggi, Ereticamente è un atteggiamento, una mentalità, innanzitutto, e poi un metodo.
Se abbiamo fallito fino ad oggi è perchè abbiamo agito dietro la spinta di altri, sedotti dai vari pifferai magici che abbiamo incontrato lungo il cammino che sulle nostre credulità e pigrizie hanno costruito le proprie carriere ma, soprattutto, perchè non abbiamo avuto un metodo, una strategia, una visione.
L’eresia, come scriveva Don Enzo Mazzi, il parroco del dissenso della Comunità cristiana di base dell’Isolotto di Firenze, “è l’origine creatrice iscritta in ogni atomo di materia e in ogni lampo di intelligenza“.
L’uomo post-moderno sta acquisendo consapevolezza delle proprie possibilità, comincia a intuire di aver imboccato una strada senza uscita e tenta con ogni mezzo di aprirne di nuove. Lo spirito di iniziativa sta crescendo, soprattutto in quel Sud stereotipato dalla narrazione dei media e dei depositari della Cultura (con la C maiuscola). Le persone cominciano a comprendere di essere esse stesse artefici del proprio destino. Sta nascendo e si sta facendo largo una nuova figura, a metà strada tra l’imprenditore e il politico, non sappiamo come si chiamerà (poco importa), sappiamo che ha il potere di dare una svolta non solo alla propria esistenza ma anche a quella degli altri e che non potrà continuare ad utilizzare gli strumenti di rappresentanza visti fino ad oggi, perchè obsoleti e inadeguati ad affrontare le sfide che ci attendono. Il messaggio che il raduno invia al suo pubblico è: puoi farlo anche tu, puoi metterti in gioco e cambiare la tua vita come abbiamo fatto noi, puoi diventare parte di questo cambiamento, finalmente puoi decidere e incidere anche tu. Non è difficile cambiare il mondo, è che siamo convinti che per farlo occorre convincere gli altri a farlo quando in realtà (ed è questa la cosa difficile) basterebbe semplicemente cambiare se stessi e il proprio modo di ragionare. Senza paura e con passione.
Il Raduno delle Imprese Eretiche è aperto a tutti, è un evento informale, lontano dalle ingessature e dalle sovrastrutture a cui secoli di ortodossie ci hanno abituati. Siamo attenti alla sostanza non alla forma, l’attenzione è focalizzata sui contenuti e non sulle persone, sulle idee e non sui personalismi. Parlano le fiamme che ardono, quelli che hanno qualcosa da insegnare, quelli che si sono mossi prima diventando modello per gli altri, quelli in grado di ispirare, non chi è alla sola ricerca spasmodica di visibilità. Parlano i fatti non le parole. Parla chi ha smontato i meccanismi, chi ha messo in discussione lo status quo, chi ha trasformato la propria vita in una missione, chi ha osato sfidare il giudizio degli altri, il vittimismo imperante e l’apatia.
Ascoltano i fuochi sotto cenere, quelli che vogliono trarre ispirazione, coraggio, fiducia, che vogliono sentirsi meno soli in una terra che non è stata capace fino ad oggi di condividere un percorso comune, quelli che sono alla ricerca di compagni di viaggio con cui intraprendere un cammino nuovo, quelli che vogliono trasformarsi in fiamme che ardono.
Elenco partecipanti:
sabato 25 giugno
1. Igor Gullà – Palermiti teatro – Palermiti (CZ) – Perché si può fare teatro anche senza avere il teatro
2. Giuseppe Lucente – Sindaco di Tiriolo – Tiriolo (CZ) – Perché l’archeologia è economia e non solo un tema per abbellire discorsi pubblici
3. Elena Sodano – RaGi Onlus – Catanzaro – Perché si può danzare anche oltre i limiti del proprio corpo
4. Stefano Caccavari – Mulinum srl – San Floro (CZ) – Perché convincere decine di calabresi ad investire in un progetto comune, in meno di 100 giorni, non è utopia (pomeriggio)
5. Don Danilo D’Alessandro – Kalon Brion – Vazzano (VV) – Perché si può essere eretici anche indossando una tonaca
6. Vincenza Costantino – Associazione I Dog – Catanzaro – Perché ci si può reinventare un lavoro anche a cinquant’anni
7. Francesco Verri – Club Velico Crotone – Crotone – Perché per diventare la Tenerife del Sud Italia basta unire vocazione del territorio e passione.
8. Giuseppe Iemme – Associazione Costa Nostra – Curinga (CZ) – Perché farsi istituzione significa armarsi di guanti e sacchetti per ripulire un bene comune
9. Ninni Cascone e Pippo Re – Alga Natura – Istica (RG) – Perché Vittoria non è solo ciliegino
10. Francesco Laterza – Engilab – Crotone – Perché è attraverso la fabbricazione digitale che ci riapproprieremo della produzione dei nostri beni
domenica 26 giugno
1. Edoardo Carè – Starlight Cafè – Fabrizia (VV) – Perché la carenza di infrastrutture è, quasi sempre, solo un alibi
2. Eddie Suraci e Vincenzo Costantino – Altrove Festival – Catanzaro – Perché non è vero che con l’arte e la cultura non si mangia
3. Aurora Mastrandrea – Cooperativa Sociale ARCO – Decollatura (CZ) – Perché per creare benessere sociale ed economico basta la natura
4. Pasquale Raffaele Demasi – Associazione Momò – Mongiana (VV) Perchè anche nei piccoli centri interni la cultura può essere motivo di aggregazione
5. Massimo Castelli – Amazing Everyday People – Milano – Perché ogni nostra azione, per quanto piccola sia, cambia il percorso della storia
6. Salvo Scuderi – Cooperativa Colli Erei – Catenanuova (EN) – Perché i funghi si possono coltivare anche nel deserto
7. David Melfa – Omega benessere – Gela (CL) – Perché se il petrolio è un problema, la canapa può essere una soluzione
8. Canturi-Miceli-Arella-Porto – Mille esperienze in Calabria (CS) – Perché si può creare un progetto di destination management mettendo insieme gli attori locali senza finanziamenti pubblici
9. Osvaldo De Falco – Biorfarm – Corigliano Calabro (CS) – Perché il miglior modo di trasformare un punto di debolezza in uno di forza è condividerlo.
10. Francesco Rizzo – Clementime – Corigliano Calabro (CS) – Perché il segreto è guardare il tuo prodotto e vederci un servizio.
11. Francesco Carnovale – Borgo della longevità – Bivongi (RC) – Perché vivere al Sud è un vantaggio per chi lo sa intuire
12. Carmine Scalzo – Wino – Catanzaro – Perchè se in vino veritas in Wino ci si ri-conosce
CI VEDIAMO IL 26