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Il doppio boomerang che non salverà il Natale

Salviamo il Natale! E’ questo l’imperativo che campeggia sulle prime pagine della maggior parte dei quotidiani italiani di oggi e che avrebbe spinto il governo ad agire per adottare nuovi provvedimenti in questa direzione. Ah finalmente! Hanno esclamato tutti quegli esseri umani che hanno sempre considerato questa ricorrenza per quello che è, al di là delle credenze religiose: un periodo di cambiamento e di rinnovamento. Non se ne può più, infatti, del traffico e dello smog pre-natalizio, dell’affollamento nei centri commerciali, dello sperpero di cibo, dell’aumento esponenziale di rifiuti, dell’abbattimento di alberi, dei fuochi d’artificio, dei veglioni e di tutto ciò che sta contribuendo a condurci allegramente verso l’estinzione. Come sarebbe bello un altro lockdown, fatto di silenzio e di riflessione, intimo, austero, circondati solo dalle persone più vere e sincere.
E invece no, i nuovi provvedimenti governativi saranno limitati soltanto ai non vaccinati. Il super green pass, infatti, va proprio nella direzione che hanno sempre auspicato quelli che vogliono “salvare veramente il Natale”. Preclude l’accesso a cinema, teatri, musei, bar e ristoranti al chiuso, eventi sportivi, stadi, discoteche, cerimonie. Peccato che sia limitato solo ad una piccola fetta della popolazione, quella sana e consapevole, che comunque non avrebbe contribuito all’incremento dei bagordi anche senza restrizioni. Gli altri, la maggioranza allineata e ubbidiente, avrà diritto al secondo pit stop annuale (dopo ferragosto) prima di riprendere a correre verso la prossima illusione. La preoccupazione principale, infatti, non è rivolta allo stato di salute delle persone ma a quello dell’economia e “salviamo il Natale” si traduce in “salviamo la giostra” perché i criceti possano continuare a farla girare.
L’ennesimo provvedimento punitivo si rivela, dunque, un boomerang che potrebbe diventare anche doppio, perché se da un lato non cambierà di una virgola le abitudini di vita di chi ha già scelto di non vivere nei recinti costruiti dalle istituzioni, dall’altra potrà contribuire a svelare l’inconsistenza della narrazione dominante, quella che descrive i non vaccinati come degli untori, se i contagi dopo le feste continueranno ad aumentare il re resterà completamente nudo.

Massimiliano Capalbo

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