Il salto compiuto dal male
Le modalità da film horror dell’assassinio di Khashoggi al consolato saudita di Istanbul ad opera di membri dell’entourage del principe ereditario e pubblicamente riferite oggi da Erdogan al parlamento turco, non mi pare che abbiano precedenti negli assassini politici degli ultimi secoli. Bisogna risalire al medioevo o ad epoche ancor più remote per trovare simili orrori (ad es. l’assassinio di Ipazia ad opera di menti malate comandate da San Cirillo, a quando la sua deposizione dagli altari?).
Sarebbe il momento per affermare i cosiddetti “valori dell’Occidente”, in questo caso la dignità del corpo umano, anche del corpo umano morto.
Invece il presidente degli Stati Uniti dichiara pubblicamente che non intende assolutamente sanzionare l’Arabia Saudita perchè gli USA guadagnano circa 350 miliardi di dollari con la vendita di armi ai sauditi, insomma il valore che domina l’occidente è il dollaro (lo sa bene l’Italia che ha triplicato, con il governo Renzi, le sue esportazioni di armi ai paesi mediorientali).
Mai un presidente americano aveva affermato con tale franca brutalità il vero volto degli USA facendo cadere ogni usuale ipocrita copertura ideologica. Si dirà che non è una novità nè assassinare degli oppositori nè constatare che il valore su cui è fondata la nostra civiltà è il denaro. E invece no. Qui c’è un salto.
Quando non si sente più la necessità di coprire o nascondere in qualche modo il male che si commette e lo si presenta apertamente con brutalità, allora il male compie un salto, si mostra apertamente per accrescere la sua potenza e indurre complicità. Allora si fanno le guerre senza sentire il bisogno di giustificarle, allora l’umanità scende ai suoi livelli di animalità. Sarà bene riflettere su questi eventi, le loro implicazioni sono profonde nelle coscienze umane.
Giuliano Buselli
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