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Lettera al turista che viene in Calabria

Caro turista che hai deciso di trascorrere le tue vacanze in Calabria nell’ormai imminente stagione estiva, ti scrivo per fornirti alcune dritte su questa regione che possano consentirti di rientrare a casa con un bel ricordo ed evitare di incappare in disservizi o contrattempi che potrebbero generare in te quella delusione in grado di far scattare quel passaparola negativo che ogni anno, puntualmente, rappresenta il nostro più efficace spot pubblicitario nel mondo.
Ti scrivo, anche, per demolire un pò di luoghi comuni che probabilmente porterai con te nella valigia, dopo decenni di martellamento mediatico. Lo faccio perchè so già come potrebbe andare a finire nel caso dovessi compiere delle scelte sbagliate e perchè, per la missione (e non il mestiere) che svolgo, conosco i pregi (tanti) di questo territorio che vorrei farti scoprire e i difetti (pochi ma gravi) dai quali vorrei tenerti al riparo.
Quasi certamente avrai scelto questa destinazione per il suo mare, anche perchè la mia regione viene pubblicizzata da tempo immemore solo ed esclusivamente come una destinazione di mare, ma sappi che oltre agli 800 km di costa tanto pubblicizzati abbiamo sei catene montuose straordinarie, tre Parchi Nazionali ed uno Regionale. Perchè la Calabria è, in realtà, una terra di montagne, ancora in gran parte intatte proprio perchè da sempre al riparo dalla promozione e, dunque, dal turismo di massa.
Se sceglierai il mare sappi che sulla costa tirrenica l’abusivismo edilizio e i depuratori mal o per nulla funzionanti hanno fatto scempio del paesaggio e reso meno limpide le acque al punto che è quasi impossibile trovare tratti di spiaggia selvaggi e incontaminati mentre, sulla costa jonica, ancora alcune zone resistono, in particolare nell’Alto Cosentino e nel basso Catanzarese e Reggino. Cerca, se puoi, di non badare ai cumuli di spazzatura sparsi lungo le vie principali, al materiale di risulta depositato sotto i ponti ed agli pneumatici depositati alla foce dei fiumi, ai rifiuti disseminati nelle pinete più frequentate o sulle spiagge più affollate, per una buona parte dei calabresi nascondere la polvere sotto il tappeto è un gesto consueto. Sulla costa correrai il rischio di soggiornare in villaggi o hotel anonimi e dozzinali, con servizi scadenti e molta improvvisazione, pagando più di quello che valgono, mentre nell’interno scoprirai la Calabria vera, fatta di sapori autentici e ospitalità sincera nei centri storici e a poco prezzo.
E sarà proprio l’entroterra a rivelarti i tesori più belli e i calabresi più saggi e autentici: canyon, cascate, boschi secolari, forre, laghi, grotte, fiumare, specie animali e botaniche rare, deserti, calanchi, paludi, gole, vette, doline, vallate. Scoprirai che in questa regione si trovano, a pochi chilometri l’una dall’altra, tutte le condizioni ambientali e climatiche della terra ma non solo. Scoprirai aree archeologiche e antiche chiese con affreschi in rovina, che giacciono dimenticate tra le erbacce o abbarbicate sulle rocce, dove solo la saggezza dei bizantini o dei monaci basiliani potevano pensarle. Pochi antichi mestieri che ancora resistono grazie alla passione di umili artigiani e saperi che vengono tramandati per far arrivare fino a te i sapori dei prodotti della nostra terra, nonostante l’inquinamento e le cattedrali nel deserto che il processo di industrializzazione forzata, avviato in questi territori, da tempo ha prodotto.
Porta con te una guida aggiornata perchè se chiederai informazioni ai calabresi su monumenti, attrattive naturalistiche o siti di interesse storico e culturale frequentemente leggerai lo stupore sul loro viso quando non cominceranno a scrutarti per capire se sei un extraterrestre appena sbarcato per sbaglio su questa terra. Fallo soprattutto se ricerchi queste attrattive nell’entroterra dove, se deciderai di entrare per caso in un ufficio pubblico (comune, punto di informazione turistica e simili) alla ricerca di una guida dei luoghi, qualcuno rovisterà dentro un armadio e, se sarai fortunato, ti consegnerà ripulendolo dalla polvere qualche opuscolo risalente al secolo scorso, da collezionare.
Riempi i tuoi occhi e la tua mente degli straordinari paesaggi che la campagna sa ancora regalare e di quella luce tersa che il cielo di questa regione sa offrire ai suoi ospiti e svuotali della maleducazione che potresti incontrare nei luoghi più affollati, ai semafori e agli incroci delle strade e nelle piazze scenario di eventi di massa. Questo viaggio ti servirà a scoprire una regione tanto bella quanto indifesa, alla stregua di una giovane vita, perchè ti capiterà di sentirti spesso come uno spettatore impotente di fronte ad uno stupro. Un sentimento carico di frustrazione ti assalirà al termine del viaggio perchè te ne innamorerai, come a tanti è capitato prima di te, e perchè sarà un amore non corrisposto e facendo il confronto tra le ricchezze di cui dispone e la capacità dei suoi abitanti di trasformarle in valore, capirai da dove nasce la crisi economica che da tempo immemore ci impedisce di crescere e prosperare.

Massimiliano Capalbo

Commenti

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5 commenti
  1. Eugenia
    Eugenia dice:

    che dire di questa puntuale e appassionata descrizione della mia terra dove ritorno da ormai 60 anni, appena posso, per scoprire, ogni volta, luoghi e gente meravigliosi!

    Rispondi

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