, , ,

L’illusion day e la superficie dell’informazione

Il Santo Graal è arrivato. Ieri, scortate dai Carabinieri e a favore di telecamera, sono state consegnate le prime dosi del tanto atteso vaccino allo Spallanzani di Roma. Il sacerdote Arcuri, ordinato dal governo ministro della pandemia da molti mesi, ha officiato il rito imponendo le sue mani sull’involucro non appena è stato scaricato dal furgone. Ieri, volendo restare volutamente sulla superficie dell’informazione, ho commentato sulla mia pagina Fb “ma questo è il vaccino che deve stare a -80 gradi?” sinceramente mi aspettavo comparisse in mezzo ad una nube di vapori per effetto dell’escursione termica visto che nei mesi scorsi il tam tam giornalistico ci aveva fatto credere che il suo trasporto e il suo stoccaggio sarebbero stati molto delicati. Mi sarei aspettato una scenografia all’altezza delle aspettative e invece…
In realtà, sarebbe bastato grattare un pò la superficie dell’informazione, per scoprire che il vaccino di Pfizer può circolare a temperatura ambiente anche per mezza giornata e che può essere stoccato a più miti temperature per alcuni giorni (per il vaccino di Moderna anche un mese). Ma quanti di noi si sono presi la briga di controllare, di scavare questa superficie?
E’ proprio su questo che si gioca la campagna promozionale, finanziata dal governo e diffusa attraverso i media, per convincere la maggioranza della popolazione a vaccinarsi. Sul fatto che la maggioranza di chi deve scegliere o non scegliere di sottoporsi alla vaccinazione non andrà a scavare, ad informarsi presso fonti indipendenti e autorevoli, non farà lo sforzo. Una società come la nostra, abituata a prendere le scorciatoie per gli aspetti più banali non si comporterà diversamente per quelli più complessi, perché non è allenata a farlo, la sua mente preferisce accontentarsi della versione ufficiale, scavare richiede sforzo e sacrificio allo stesso modo per cui usare un sistema operativo proprietario è più comodo di uno open source. Si tratta di scegliere o la libertà o la comodità e la maggior parte delle persone non ha difficoltà a scegliere la seconda.
Un pò come avviene in campagna elettorale, l’esito di questa vicenda dipenderà dalla capacità manipolatoria di chi governa il processo attraverso tecniche di comunicazione e di distorsione della realtà. Dopo mesi di proclami di efficacia del vaccino oltre il 90% scopriamo che dopo la terza fase di sperimentazione “secondo l’analisi di Lancet, nei partecipanti che hanno ricevuto due dosi standard del vaccino l’efficacia è stata del 62,1% mentre nei partecipanti che hanno ricevuto una dose bassa seguita da una dose standard, l’efficacia è aumentata al 90%. Lo studio conferma dunque che il vaccino ha efficacia media del 70%.
Una delle caratteristiche degli Umani è quella di possedere una razionalità limitata, come ci confermano Richard Thaler e Cass Sunstein nel loro libro “Nudge, la spinta gentile”.Quando le cose si fanno complicate gli Umani possono trovarsi in difficoltà” e siccome il mondo sta diventando sempre più complesso e la maggior parte di noi ha l’illusione della conoscenza (come scrissi un pò di tempo fa citando un altro interessante libro) per essere consapevoli delle scelte che si fanno occorrono due cose: o molta forza di volontà per mettersi a studiare, a informarsi, a comprendere oppure essere sicuri di potersi fidare di un governo, di una istituzione, di un leader, di un rappresentante. Siccome la nostra società deficita da un lato di persone capaci di sacrificarsi e dall’altro di istituzioni trasparenti e oneste, il risultato finale è lo diffidenza generale e la crescita esponenziale del numero di complottisti o negazionisti. Così come tra le cause principali del disastro dei mutui subprime (origine della crisi economica del 2008-2009) ci fu il fatto che moltissimi mutuari non avevano compreso a fondo le condizioni del proprio mutuo, chi si sottopone al vaccino fidandosi di quello che sostiene un qualsiasi professionista (oggi si tratta di un medico ieri si trattava di un consulente finanziario) si sta affidando mani e piedi non alla scienza ma ai meccanismi economici che ne governano scelte, tempi e modi. Il modulo di consenso informato che viene fatto firmare a chi si sottopone alla vaccinazione non è molto diverso (nella ratio) al modulo che hanno firmato quelli che hanno acceso i vantaggiosi mutui. Serve ad allontanare da sé le responsabilità. “Le industrie hanno premuto su agenzie e governi (e viceversa aggiungo io) affinché si accelerassero i tempi per le autorizzazioni e avere facilitazioni per la produzione, ma la produzione fatta secondo le buone pratiche di fabbricazione (GMP) costa, le materie prime di alta qualità costano, i controlli di qualità sul prodotto costano e più dosi si producono più è difficile garantire la qualità di un prodotto farmaceutico” si legge sull’e-book Corvelva: “Covid-19 il vaccino che verrà” che nessuno si prende la briga di leggere, perché costa fatica. “L’ente regolatorio per il farmaco dell’Unione europea, la European Medicine Agency (Ema) ha dato il suo parere positivo per la commercializzazione condizionale (ovvero dettata dallo stato di emergenza in atto) del vaccino contro il coronavirus messo a punto da Pfizer-BioNTech. Parere positivo che, con tutta probabilità, sarà confermato nelle prossime settimane anche per altri due candidati vaccini, quello di Moderna, atteso per il 6 gennaio, e quello di Astra-Zeneca.“.
Aver caricato questo vaccino di così tante aspettative, lo rende un potenziale boomerang. A livello psicologico la maggior parte delle persone è stata convinta a credere che ormai la sconfitta del virus è una questione di mesi e che, una volta sottoposti a vaccino, si potrà tornare ad una vita “normale” (concetto sul quale ci sarebbe molto da discutere). Si sta creando una grande illusione di massa che, se svanirà, potrà generare reazioni imprevedibili. E’ noto da tempo, invece, che “i virus della SARS sono agenti infettivi caratterizzati da una instabilità genetica che determina la comparsa di un’ampia popolazione di mutanti molto simili tra loro, che competono nel corso dell’epidemia e si modificano già nell’organismo del contagiato… all’aumentare della copertura vaccinale aumenta più rapidamente la spinta selettiva delle popolazioni mutanti verso forme più resistenti ai vaccini stessi, rendendo inutile la vaccinazione e, aumentando la selezione di mutanti addirittura più patogenici.Con questo virus e con molti altri che ancora non sono stati scoperti e che circolano per il pianeta a causa dell’alterazione della biodiversità che abbiamo prodotto e continuiamo a produrre, occorrerà convivere per molti anni ancora e forse per sempre se non ci decidiamo a modificare il nostro modo di stare al mondo. Toglietevi dalla testa che potremo tornare a vivere come prima, occorrerà semmai immaginare nuove forme di convivenza e diverse modalità di gestione delle emergenze. Non certo quelle che abbiamo visto in questi mesi.
I positivisti ribatteranno che questo vaccino è diverso dai precedenti perché l’approccio scientifico è completamente inedito, si tratta di una novità assoluta, così nuova che non è mai stata utilizzata in un vaccino per l’uomo. E questo dovrebbe tranquillizzarci? Nel caso dei vaccini di Pfizer-Biontech e Moderna si tratta, infatti, di un meccanismo di funzionamento a mRna (non entro nel merito del funzionamento perché non è il tema di questo articolo, sfruttate l’assist per informarvi autonomamente) basato su nuove tecniche di ingegneria genetica che erano già in corso di sviluppo per la ricerca di cure contro il cancro e le malattie genetiche e che dopo l’emergenza Covid sono state adattate per l’occasione (economica soprattutto). Chi decide in quale direzione deve andare questa ricerca e quali “ingredienti” possono essere usati per la produzione di questi vaccini? Il polietilenglicole (PEG), ad esempio, mai utilizzato prima d’ora in un vaccino (ma in farmaci e prodotti di cosmesi) è un derivato di sintesi del petrolio e un inquinante dell’ambiente. Sarà un caso il fatto che abbia generato reazioni allergiche in alcune persone sottoposte a vaccino nei giorni scorsi?
Se esistessero delle istituzioni veramente terze e trasparenti potremmo fidarci delle loro garanzie ma le inchieste giornalistiche ci hanno abituato da decenni a scoprire che chi doveva controllare era d’accordo col controllato. E’ tutto poco plausibile.
Per la prima volta nella storia dell’umanità chi governa ha messo in piedi risorse, mezzi, uomini e normative per occuparsi della salute di chi è governato. Basterebbe questo per insospettirsi, non vi pare?

Massimiliano Capalbo

Commenti

Lascia un commento

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *