L’inverno dello spirito
Rimasi fortemente sorpreso anni fa quando venni a sapere che un sacerdote, molto conosciuto a Bologna, era morto suicida a Roma. Era la prima volta che sentivo parlare di un religioso suicida. E sono rimasto altrettanto colpito, ieri, nel leggere un testo accorato di un sacerdote che racconta che nell’ultimo anno si sono suicidati in Brasile ben 9 sacerdoti e altri ancora in un altro paese latino-americano e in altre parti del mondo.
Non importa il motivo del suicidio, qualunque esso sia. Importa che questo atto estremo, quasi “impossibile” per un religioso, sia oggi diventato frequente. E’ un segno che va oltre l’area cattolica e dovrebbe inquietare anche chi cattolico non è. E’ come un presagio, un segno di qualcosa che sta per arrivare, come quando i passeri se ne vanno per l’arrivo dell’inverno.
La Chiesa cattolica, qualunque sia il giudizio che ne si abbia, è pur sempre una delle più antiche istituzioni spirituali del mondo, per millenni ha impregnato nel bene e nel male la nostra storia, che si diffonda in essa il suicidio è il segno che l’inverno dello spirito è arrivato, un segno dei tempi.
Giuliano Buselli
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