Perché un Raduno delle imprese eretiche?
L’iniziativa nasce dalla consapevolezza del bisogno, da parte della società post-moderna, di eretici, ovvero di persone che hanno messo la sfida dinnanzi i loro occhi ed hanno affrontato la vita con eresia, scegliendo una strada differente, sfatando luoghi comuni, andando laddove altri credevano fosse impossibile andare.
Oggi c’è bisogno di eretici per uscire da una crisi che appare senza fine, per sconvolgere il modo comune di pensare e di agire, per remare controcorrente ed inventare nuove strade mai prima battute o dimenticate da troppo tempo per essere ripercorse.

Cos’è un’impresa eretica?
Un’impresa eretica è un’impresa (intesa non solo come attività economica ma come risultato dell’azione dei singoli) responsabile che adotta i valori dell’etica hacker:

  • la passione per ciò che si fa
  • la libertà di pensiero e di informazione
  • la responsabilità sociale e individuale
  • l’apertura agli altri e la condivisione
  • il valore sociale delle proprie azioni
  • l’attività e la ricerca da contrapporre alla passività e all’assistenzialismo
  • la creatività come motore del cambiamento

Un’impresa eretica inoltre:

  • non basa sui finanziamenti pubblici la sua principale fonte di finanziamento
  • è espressione del territorio e ne asseconda la vocazione
  • ha un saldo, tra consumo di risorse e creazione di valore, positivo
  • non persegue, quale unico misuratore del successo, la logica stringente del profitto
  • ha dimensioni proporzionate alla propria capacità di mantenere inalterate qualità e caratteristiche dell’attività
  • intesse relazioni ed è aperta a contributi esterni alla struttura organizzativa
  • persegue, tra i suoi obiettivi, la crescita professionale e umana dei propri collaboratori
  • è eco-sostenibile e solidale.

Qual è l’obiettivo dei raduni?
Poiché la maggior parte degli eretici, spesso, non sa di esserlo, l’intento dei raduni è triplice:
1) fare uscire dall’anonimato e dalla solitudine chi opera in maniera virtuosa;
2) mostrarlo come esempio a chi non ha ancora osato agire;
3) metterlo in contatto con altri eretici per gettare, assieme a loro, le basi di future trame.
In quest’era di vittimismo e assistenzialismo c’è bisogno di portare sotto i riflettori buoni esempi, auspicando la nascita di nuove relazioni, intrecciare esperienze e delineare nuovi orizzonti.