Un bel giorno, all’improvviso…
Capita più o meno a tutti, di tanto in tanto, di trovarsi faccia a faccia con una situazione imprevista che si manifesta improvvisamente nella realtà.
Non parlo di un evento fortuito, come può essere una bestiola che mentre stiamo guidando ci attraversa la strada e ci costringe a frenare di colpo.
Alludo invece a fatti che, se prima si ritenevano solo teorici e comunque relegati al limbo delle possibilità sufficientemente remote, irrompono nella vita reale sconvolgendone gli scenari.
Un esempio di tali fatti lo stiamo vivendo, grazie agli avvenimenti “politici” (sarà il termine esatto?), giusto in questi giorni.
Proprio mentre un governo nongovernante e malato di se’ stesso, saluta e se ne va tra i moltissimi e giustificati sospiri di sollievo, ecco che il palcoscenico “politico” (chissà perchè continuo ad usare questa parola) si accinge ad accogliere il tecnico ammazzaguai, il risolutore, l’uomo della provvidenza, quello che “…o lui o il disastro”.
Peccato che se il protagonista uscente nel corso degli anni passati alla ribalta, ha sviluppato un curriculum da girone dantesco, quello entrante ha dalla sua le referenze dei più temuti colossi del controllo economico e “politico” (evidentemente è la parola giusta), a livello mondiale.
Così, un bel giorno, all’improvviso, ci si collega ad internet, e leggendo, per esempio, i blog cosiddetti “indipendenti”, si scopre che le nostre vite saranno in balia dei vari gruppi Bildeberg, delle varie Goldman Sachs e delle “Trilaterali” di turno.
Intendiamoci bene, non sono qui a confutare le nefaste teorie proposte dai suddetti blog, i quali, giustamente e per fortuna, cercano di fare informazione. Nè mi sento di accusare chi sostiene le suddette teorie, di parlare a sproposito, visto che si tratta di ipotesi molto fondate e, per la verità, neanche recenti, se si considera che si parla di organizzazzioni esistenti ed attive da secoli.
Appare evidente, però, leggendo i commenti e gli articoli, che la gran parte delle persone è molto più concentrata sulle cose che dobbiamo temere, piuttosto che sulla ricerca di nuove soluzioni.
Sembra che sia più forte la paura del futuro, rispetto alla fiducia in se stessi.
E se questo fosse proprio quello che i vari gruppi Bildeberg, le varie Goldman Sachs e le “Trilaterali” vogliono?
E se un bel giorno, all’improvviso, smettessimo di avere paura?
Marco Bertelli
questo approccio potrebbe avere senso in un Paese dove ci siano MENO ARRAFFONI E SUBDOLI che VERE PERSONE AUTONOMAMENTE PENSANTI…e quindi NON PAPPAGALLI ALL'OCCORRENZA…e secondo voi in queste ore gl'italioti in quale condizioni meglio si stanno contraddistinguendo???
Caro Pasquale, quello che scrivi può essere anche vero, comunque prima o poi bisognerebbe anche capire se vogliamo fare in modo che gli ARRAFFONI E SUBDOLI, come li chiami tu, aumentino di numero, oppure che le VERE PERSONE AUTONOMAMENTE PENSANTI, finalmente diventino la maggioranza. Grazie!!!
io non obbligherò mai NESSUNO a fare niente…non appartiene alla mia indole…c'è tanta gente che continua a reputarsi INTELLIGENTEMENTE BRILLANTE E SUPERIORE -basta dica…io sono INGEGNERE…io sono MEDICO…io di qua…io di là!-…sono riusciti a capire le peggiori formule…teorie…teoremi…che NON ARRIVINO A CAPIRE UNA SITUAZIONE DI FALLIMENTO DEL GENERE…E' GRASSA!…E AVERE IL PROSCIUTTO SUGLI OCCHI O NELLA MIGLIORE DELLE IPOTESI…DIMOSTRARSI ETERNI COMPLICI!…