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Verso un nuovo Rinascimento

Il 2015 è archiviato. Il nuovo anno è appena cominciato e molto lavoro ci attende. Non amo soffermarmi molto su quello che è stato, preferisco immaginare quello che sarà. Certamente si è trattato di un anno importante, in cui gran parte di ciò che è avvenuto (e che avverrà in futuro) è frutto di un lungo lavoro collettivo che ciascuno di noi, nel proprio piccolo e senza magari esserne consapevole fino in fondo, ha cominciato a fare a prescindere da Ereticamente.
La capacità di questo spazio, reale e virtuale allo stesso tempo, è stata quella di agire da calamita, di riconoscere questi talenti, di andarli a cercare, di portarli sotto i riflettori, di far prendere loro (laddove non vi fosse già) consapevolezza della propria forza, di cancellare solitudini, paure, complessi di inferiorità, diffidenze reciproche che fino ad oggi hanno impedito tutto ciò.
Quando cominciammo a ricercare e a raccontare una Calabria in continua trasformazione, nel 2010, sapevamo di avere una prateria sterminata di possibilità davanti e che la difficoltà principale sarebbe stata quella di riuscire, in questa vastità, a condividere valori, interessi, obiettivi comuni ed a concentrare intorno ad essi le varie azioni. Il 2015 è stato l’anno della presa di coscienza. A ciò forse ha contribuito un libro, “La terra dei recinti“, che è diventato da subito bussola e punto di riferimento concettuale per chi intende scrollarsi di dosso vecchi schemi consolidati, che impediscono movimenti ed evoluzione di cose e persone, e navigare in mare aperto.
Quello che sta avvenendo in questi anni in Calabria è l’inizio di qualcosa di molto simile (nell’evoluzione) al passaggio dal Medioevo al Rinascimento. Quel passaggio storico non avvenne, ovviamente, dalla sera alla mattina ma interessò alcuni secoli (XIV-XVII secolo). Oggi i cambiamenti avvengono molto più velocemente e non dovremo certamente attendere così tanto, ma certamente non saremo noi a vederne gli effetti più dirompenti. Noi rappresentiamo la scintilla, che alimenta i fuochi sotto cenere, senza la quale tutto ciò non potrà mai avvenire. Vedo alcuni parallelismi con quell’epoca. Come racconta Rowan Gibson, tutto cominciò quando “iniziò a diffondersi la convinzione che i grandi risultati creativi o scientifici fossero conseguenza diretta delle capacità delle persone e non l’opera di qualche entità divina esterna. All’improvviso, il genio era l’essere umano… le persone erano incoraggiate ad attingere alle proprie capacità intellettuali e creative in modi senza precedenti.” Allo stesso modo i calabresi eretici che agiscono oggi, quotidianamente, per cambiare il destino proprio e del territorio in cui vivono, stanno iniziando a comprendere che possono scegliere di essere loro stessi il problema o la soluzione. Chi sceglie di essere la soluzione vede scomparire come per magia i problemi, e il miracolo si compie.
Altro parallelismo è dato dalle figure che più di altri determinarono, all’epoca così come oggi, innovazione e creatività: gli imprenditori. “Questi mecenati raccoglievano attorno a sè persone di grande talento provenienti dai mondi dell’arte, della cultura e della scienza, che poi avevano la possibilità di incrociare fecondamente le loro idee e le loro intuizioni nate in campi e discipline differenti.” Ma, soprattutto, la novità del Rinascimento fu un modo assolutamente nuovo di guardare il mondo: “improvvisamente divenne importante vivere al massimo qui e ora e lavorare per rendere il mondo del futuro un mondo migliore, invece di accontentarsi dello status quo nell’attesa della promessa di una ricompensa in paradiso.
Sfidare le ortodossie, è questa ieri come oggi la nostra missione, mettere in dubbio convinzioni fortemente radicate che oggi come ieri impediscono di rinascere a nuova vita. Per continuare a fare questo abbiamo deciso di partire per un viaggio in questa terra straordinaria che si chiamerà “Eretico tour: verso un nuovo Rinascimento” che prenderà il via il 16 gennaio da Amantea e che toccherà molte località di questa regione. Si tratterà di incontri pubblici, aperti a tutti coloro che vogliono trasformarsi in fiamme che ardono. Andremo in giro a instillare il dubbio, a ridare la vista ai ciechi, a sfatare false credenze. Si accettano inviti. Non sappiamo quanto questo viaggio durerà, nè dove ci porterà, sappiamo e sentiamo che è necessario compierlo, che è contro tutti i pronostici e gli schemi del nostro tempo, e dunque che si tratta di un’altra eresia.

Massimiliano Capalbo

eretico tour amantea

Commenti

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2 commenti
  1. andrea perri
    andrea perri dice:

    Ciao,
    mi chiamo Andrea Perri e attualmente sono da poco tornato a vivere in Calabria, mi interesserebbe avere notizie circa i temi affrontati e su eventuali incontri dove conoscersi direttamente e parlare delle proprie esperienze, come punto di partenza.
    Grazie e spero a presto.

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