Il primo passo da compiere è quello di preparare il terreno fertile perché la rete che stiamo creando possa trovare opportunità di sviluppo e di crescita nel tempo.
Il nostro territorio non ha scelto, fino ad oggi, di puntare sugli asset economici precedentemente descritti e questo significa che, da qui in avanti, avremo bisogno di comunicare questa intenzione, di renderla di pubblico dominio e di cominciare ad incamminarci in questa direzione, controllando man mano che ciò avvenga realmente.
Per difendere, valorizzare e sottrarre alle grinfie di neocolonizzatori senza scrupoli, della malavita organizzata, della politica rampante di turno e dell’indifferenza dei residenti (quattro punti di debolezza) il territorio occorre agire in tre direzioni principali:

1. far conoscere la Calabria ai calabresi, aumentandone la consapevolezza circa il valore e le risorse presenti, nella convinzione che solo ciò che si conosce può essere difeso;

2. far emergere dove già esistono le iniziative imprenditoriali nei settori del turismo, dell’agricoltura, dell’artigianato, dell’arte, della cultura, della tecnologia (al servizio di questi settori) e, dove possibile, contribuire a diffondere la consapevolezza tra i residenti della tutela, valorizzazione e trasformazione dei beni comuni e delle risorse (naturalistiche, enogastronomiche, paesaggistiche, culturali) che possiedono in ricchezza per il territorio;

3. mettere in rete tutte queste realtà dando loro visibilità per aumentarne il potere competitivo e contrattuale nei confronti dei concorrenti (globali) e delle istituzioni (locali) costruendo dei percorsi tematici che ne consentano la fruizione e il business.

La strategia non può essere attuata senza un metodo.

1 commento
  1. ROBERTO LI CALZI
    ROBERTO LI CALZI dice:

    assolutamente condivisibile tutto quello che scrivete
    strategia e metodo ecc

    servono i canali di comunicazione di tutto ciò
    canali che riescano a portare tutte le acque diversamente confluenti
    (Massimiliano usa una metafora di fuoco, le fiamme che ardono, io, che son segno di fuoco, uso adesso una metafora d’acqua….)

    canali capaci di arrivare a quella maggioranza di gente comune che non è ancora di qua ma non è neanche cronicamente “di là”

    noi ne abbiamo approntati due ultimamente e sono a disposizione di tutti
    uno è il lo faccio bene cinefest (www.lofacciobenecinefest.eu), rassegna di corti per stimolare il cambiamento attraverso le buone pratiche

    e l’altro è il sito di ressud (www.ressud.org), sul quale che ha qualcosa da dire in merito è benvenuto

    anche di questo parleremo a Rossano dal 1 al 7 settembre

    ciao

    Rispondi

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