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Perché il successo è già successo

E’ passato poco meno di un anno da quel 18 dicembre 2016 in cui decisi, su suggerimento e con la collaborazione dell’amico Giovanni Sgrò, di organizzare “Parole in musica”, un concerto letterario con aperitivo musicale. Una chicca per pochi. Solo venti persone, infatti, quella sera ebbero la sensibilità e il privilegio di partecipare ad un evento indimenticabile, capace di riunire tre giovanissimi talenti calabresi, appena diciannovenni.
Antonio Il Grande (autore del romanzo “Nella terra dei sogni proibiti”), Gabriel Giannotti (violinista) e Alessandro Meacci (pianista e compositore di “Tetraktys” il suo primo cd di pitagorica ispirazione). Un concerto letterario capace di unire la musica di Alessandro e Gabriel e la letteratura di Antonio e di dare spazio a tre giovani promesse che testimoniano quotidianamente l’esistenza di una gioventù calabrese, altra rispetto a quella che ci viene raccontata quotidianamente dai media, capace di guardarsi dentro, riconoscere i propri talenti e trasformarli in valore per sè e per gli altri.
Ed è proprio quest’ultimo, Alessandro Meacci, che a distanza di un anno ritroviamo ammesso alla semifinale della X edizione del Tour Music Festival – The European Music Contest che si terrà il prossimo 11 novembre presso il Jailbreak di Roma, ultima sfida da sostenere prima di arrivare a calcare il palco della finalissima internazionale del 24 novembre, presso lo storico Piper Club di Roma.
In un percorso durato sei mesi è riuscito a convincere l’esigente giuria del Tour Music Fest che lo ha definito innovativo, eclettico e talentuoso. Lo scopo del Tour Music Fest è quello di valorizzare gli artisti emergenti, attraverso l’orientamento artistico e professionale, e di promuovere gli stessi al pubblico. La musica di Alessandro, partendo da una base classica si spinge verso generi più leggeri senza pregiudicarne la complessità. Anzi, nonostante la giovane età del compositore, sono presenti controtempi e un’alternanza di ritmo così ben studiata da confondere anche gli ascoltatori più esperti.
Se Alessandro convincerà i giudici della semifinale potrà esibirsi al Piper, storico locale che ha visto esibirsi artisti del calibro di Kurt Cobain, Jimi Hendrix, Renato Zero, Patti Pravo e tanti altri, al cospetto del presidente di giuria, Mogol, e dei massimi esperti della discografia italiana e ambire ad un contratto di distribuzione con Sony Music Italy, un tour europeo di concerti e un contratto di sponsorizzazione del valore di 10.000 euro da investire nella propria musica.
Non ci resta, dunque, che incrociare le dita e fare il tifo per Alessandro, in attesa che Antonio e Gabriel ci regalino a loro volta altri successi di cui andare fieri e, a prescindere dall’esito finale della gara, imparare a dare spazio ai talenti che affollano il nostro territorio, perché come scrive Stefano d’Anna “gli eventi della vita sono stati d’essere solidificati, resi visibili dal tempo e il successo è tale solo perché è già successo.

Massimiliano Capalbo

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