, , ,

Le mentite spoglie del vecchio

romneyMitt Romney, sfidante di Barack Obama alle presidenziali USA, non aggiorna più la sua pagina Twitter dal 10 novembre 2012, il giorno della sua sconfitta. Probabilmente non l’ha mai aggiornata, se ne sarà occupato il suo staff. E’, questo, un classico esempio di come il vecchio sappia presentarsi sotto mentite spoglie, quelle del nuovo.
Quando dico che viviamo nel 2013 ma con una mentalità da fine ‘800 intendo dire che siamo inadeguati. Il mondo è più avanti delle persone che lo abitano. Le potenzialità sono sempre più elevate di quelle che ci accontentiamo o siamo capaci di esprimere.
Gli strumenti non servono a nulla se non sappiamo come e perchè usarli.
Nessuno ha criticato la superficialità con cui l’aspirante presidente degli Stati Uniti ha utilizzato i nuovi media, forse perchè siamo abituati a considerarli strumenti di propaganda più che mezzi di comunicazione.
Questo la dice lunga sul concetto di comunicazione che possediamo, non abbiamo ancora compreso che comunicare (a prescindere dai contenuti trattati) vuol dire entrare in relazione con gli altri piuttosto che inviare un messaggio (senza preoccuparsi poi di che fine faccia). Le nostre ambizioni e la nostra presunzione sono di gran lunga superiori alle nostre capacità e reali possibilità. La tecnologia ci illude di poter essere all’altezza.
Anche in Italia la corsa all’occupazione del Web per fare campagna elettorale è cominciata. A breve saremo sommersi di messaggini, inviti, tweet, mi piace e condivido. Personaggi con una mentalità da fine ‘800 ci proporranno il futuro, quello che loro stessi non conoscono e ignorano completamente.
Si presenteranno sui nostri display con un volto accattivante, una grafica d’effetto, uno slogan costruito ad arte, utilizzando ciò che è nuovo per mantenerci nel vecchio, per convincerci ad affidargli il nostro futuro.
Basterà verificare la data di creazione dell’account per svelare la strumentalizzazione in corso ma, soprattutto, basterà non dargli credito per farli ritornare nell’oblio dal quale sono venuti.

Massimiliano Capalbo

Commenti

Lascia un commento

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *